2° Articolo scritto per Desideri magazine

 

La terapia sessuale si distingue dalle altre forme di trattamento delle disfunzioni sessuali per due aspetti:

si prefigge come scopo essenziale la scomparsa del sintomo sessuale e combina il colloquio psicoterapeutico con esperienze sessuali prescritte (le cosiddette mansioni terapeutiche) che il paziente o la coppia svolgerà a casa propria, nell’intervallo tra una seduta e l’altra.

“Anche gli psicoanalisti e i terapeuti  coniugali curano i pazienti il cui disturbo principale è una disfunzione sessuale . Tuttavia  essi ritengono che i problemi sessuali siano invariabilmente espressioni di  sottostanti conflitti e/o transazioni interpersonali distruttive. Il fine principale della terapia analitica e coniugale va al di là della risoluzione dei problemi sessuali del paziente e include la risoluzione di più ampie difficoltà intrapsichiche ed interpersonali.  Pertanto gli psicoanalisti e i terapeuti coniugali non curano il sintomo sessuale isolandolo dagli altri problemi. Né il sintomo sessuale viene trattato direttamente(…….)Il miglioramento dei sintomi sessuali può verificarsi nel corso della terapia e allora verrà considerato come il prodotto della risoluzione di problemi più profondi della personalità e/o dei mutamenti  nelle dinamiche coniugali patologiche. In questo quadro, lo psicoterapeuta non pone fine alla cura una volta che il paziente non è più impotente o la paziente sperimenta  un orgasmo. Il trattamento viene concluso soltanto quando terapeuta e paziente ritengono che i conflitti inconsci di base, derivati dall’infanzia e/o le fonti fondamentali della discordia coniugale, siano stati risolti.” (Helen Singer Kaplan , medico e psichiatra , New York).

Invece, nella terapia sessuale, si cerca di modificare  le cause e le difese immediate contro la sessualità  e si risale alle cause remote del problema solo se questo è necessario per la scomparsa del sintomo sessuale.

Una esemplificazione può chiarire come si procede in una terapia sessuale.

E’ molto frequente ad esempio che il disturbo dell’eiaculazione precoce induca un aumento dell’ostilità nella coppia: lui si sente sotto esame, teme di perdere la compagna, e può reagire con comportamenti  collerici o, all’opposto  di sottomissione. Molto spesso i  conflitti  espressi con la collera, la paura dell’abbandono,  la sottomissione hanno radici nelle relazioni  infantili con uno dei due genitori ed è possibile che questi processi inconsci abbiano un ruolo nella genesi del la disfunzione sessuale-eiaculazione precoce. Ma l’obiettivo iniziale del terapeuta sessuale è: modificare la causa immediata della precocità.

In questo caso, la causa immediata potrebbe essere l’incapacità del paziente di riconoscere le sensazioni premonitorie dell’orgasmo. Durante la seduta terapeutica gli si possono impartire  nozioni perché a casa con la propria partner esegua determinati esercizi  per riconoscere le sensazioni premonitorie dell’orgasmo.

Le emozioni, le paure , le ansie mobilitate dallo  svolgimento delle mansioni , vengono riportate in seduta e vengono rielaborate nel colloquio psicoterapeutico successivo.